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tramonto sul bosforo moschea entrata Topkapi casa Ataturk

(Istambul) - Turchia

(Yuri)-28/10/92

Alle 10,50 abbiamo attraversato il confine turco e dopo 250Km è comparsa Istambul "la porta dell'oriente". è difficile poter spiegare com'è solo dopo alcune ore dall'arrivo ed un rapido giro nel quartiere di Sirkeci (uno dei più centrali proprio sul Corno d'oro) e nel Gran Bazar, che è una delle cose più incredibili che abbia visto; Si tratta di un labirinto di stradine coperte a formare una specie di edificio unico in cui i negozietti di tutti i tipi sono uno attaccato all'altro ed è veramente uno spettacolo anzi un trip!
Siamo alloggiati in un albergo vicino alla stazione di Sirkeci e spendiamo 60.000Lire Turche (10.000 Lire Italiane) in 3, la macchina, dopo varie peripezie siamo riusciti a parcheggiarla vicino, in un parcheggio a pagamento, ma ne vale la pena, così è abbastanza al sicuro (almeno si spera). Girare in macchina è un bel casino per via del traffico e delle viuzze strette del centro. A proposito qui, almeno oggi c'è caldo e si può girare in maglietta.
Adesso ci stiamo riposando un pò nella nostra bella cameretta (almeno il soffitto) e ci stiamo informando di quello che è successo in Italia da un giornale di ieri (è già grassa) comprato qui, era da quando eravamo a Budapest che non sapevamo più niente.
Tra poco usciremo per andarci a fumare un Narghilè, se lo troviamo, ma lo troviamo eeeh se lo troviamo

Supplemento

(Yuri)-28/10/92

Si l'abbiamo trovato,abbiamo passato tutta la sera a fumare il Narghilè da "Ali Pacha" un locale che a detta di un turco che voleva intortarci è molto tipico, il posto è molto bello; si tratta di un cortile interno , dove c'è anche qualche negozietto di tappeti e affini, con dei divanetti e perlopiù delle sedie con tavolino dove la gente se ne stà li tranquilla a fumare e molti a stranirsi anche se si fuma solo del tabacco. Per fumare bene bisogna prenderci un pò la mano, ma poi diventa abbastanza piacevole, anche se ci ha fatto incagnire un pò il tipo delle braci perchè non ce le cambiava mai.
Siamo poi andati a vedere la Moschea Blu "by night" che si presenta molto bene, domani andiamo a vedere anche l'interno. Il traffico caotico, quando siamo usciti stasera era scomparso, come se la città si fosse svuotata

(Istambul) - Turchia

(Vince)-30/10/92

Ieri siamo andati a vedere la Moschea Blu e da bravi turisti abbiamo proseguito il nostro giro andando a visitare anche il palazzo di Topkapi, in cui sono raccolti tutti i tesori dei vari Sultani Ottomani (Diamanti, di cui uno esagerato di 86 carati, smeraldi in quantità impressionante,rubini ed anche il famoso coltello di Topkapi) abbiamo evitato di visitare l'harem (che sembra contenesse fino a 400 odalische,una vera pacchia per il sultano) perchè si doveva fare una lunga fila e pagare un ulteriore biglietto.
Sgirovagando per la città ci siamo accorti che tutti i negozi e le bancarelle che il giorno prima facevano sembrare Istambul un unico immenso mercato erano chiusi persino il Gran Bazar era chiuso,qui quando è festa si ferma quasi tutto e ieri 29/10/92 era la festa della Repubblica.
Alla sera siamo tornati da Ali Pascha, dove da consumati fumatori ci siamo fatti un Narghilè a testa finendolo in un ora e mezzo, la sera prima avevamo impiegato quasi 2 ore a fumarne uno in 3, il bracierista si è anche dimostrato più solerte, forse vedendoci tornare ha iniziato a trattarci meglio dei soliti turisti.
Oggi abbiamo ripreso a girandolare per le viuzze di Istambul che, finita la festa, hanno tornato ad animarsi di venditori ambulanti, gente e traffico, abbiamo anche assistito ad una buffa scena; È iniziata con urla e concitazione ed è continuata con il fuggi-fuggi degli ambulanti che scappavano per le viuzze con i loro carretti, subito non si capiva bene cosa stesse succedendo ma poi abbiamo visto arrivare un furgone della polizia che sequestrava la mercanzia di tutti quelli che riusciva a cappellare. Continuando il nostro giro siamo arrivati a "Valide Hani" un famoso caravanserraglio (antico punto di ristoro per le carovane dirette in Oriente) formato da 3 cortili, circondati da innumerevoli piccoli laboratori per la filatura dei tessuti, salendo per un oscura scaletta interna siamo giunti sui tetti di uno di questi edifici dove abbiamo fatto la conoscenza di un Turco molto simpatico, Hussein, che ci ha intrattenuto un paio d'ore a parlare del più e del meno.

Qui ad Istambul invece dei buttafuori ci sono i "buttadentro" che all'esterno dei negozi cercano di convincere i turisti ad entrare per comprare qualcosa e ciò persino davanti a ristoranti e Bar, la cosa a lungo andare diventa una bella scassatura di palle



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