Peccato non si possa disegnare il sole e il caldo che ci sono in questo momento da tenere come ricordo.
Questo paese sarebbe da segnare su una guida, è il massimo trovato finora in Pakistan dal punto di vista del cosiddetto "tipico"
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È un pò come paragonare Urfa con il resto della Turchia.
Non si può dire che il resto del Pakistan non sia caratteristico anzi tutt'altro, ma qui c'è quel tocco di mistico in più, questo posto è una meta per i pellegrini mussulmani, anche se per certi loro usi sembrano quasi degli Indù.
Questo paese è uno dei luoghi sacri del Pakistan, ci sono tantissime tombe di personaggi famosi e molte moschee, ci sono poi dei luoghi chiamati "cafe", ma che non hanno nulla a che vedere con i Bar, dove vengono accolti i pellegrini e gli viene dato da dormire.
Il traffico a motore è molto meno intenso che negli altri paesi finora visti e sono assenti i terribili "risció", che sono utili, ma inquinano e fanno un tot di casino, come mezzi di trasporto per le persone ci sono le carrozzelle trainate dai cavalli.
Le vie più periferiche non sono altro che "carradoni" messi molto male con le fogne a cielo aperto che scorrono allegramente facendosi strada tra la spazzatura e il fangazzo schifoso.
Qui giocano i bambini, che senz'altro hanno dei "supermegaanticorpi", anche se molti ci lasciano la pelle a causa della diarrea, che sembra un problema molto diffuso in Pakistan.
Precisazione:
Sahewan è molto importante per il fatto che qui c'è la tomba del santo Qalandar, che fermò le acque del mare che stava per invadere Karachi.
Allah ci ha portati qui a Sann, dovevamo andare a Ranikot, ma giunti in questo piccolo villaggio ci hanno detto che a Ranikot non c'è assolutamente niente tantomeno da dormire e si può raggiungere solo noleggiando una macchina.
Doveva essere il nostro punto di partenza per visitare il Parco Nazionale del Kirthar, ma a questo punto ci diamo a mucchio anche perchè ci chiedono 500Rupie
(25000Lire lo sò sembrano poche ma dopo un pò di tempo passati da quelle parti 500Rupie sembrano un capitale).
Anche in questo paese non ci sono hotel.
Ma fortunatamente in Pakistan, e in special modo da queste parti c'è la tradizione dell'ospitalità. così il "carrozzaio" (guidatore di carrozzella) ci ha portati in un posto, dove il padrone, una persona benestante e molto rispettata, dà ospitalità ai casi come il nostro e ai pellegrini, tutto questo senza pretendere nemmeno una Rupia, sia per l'alloggio che per il vitto, perchè qui tra l'altro ti fanno anche da mangiare.
Strano anche perchè noi ai loro occhi dovremmo essere dei "ricchi" turisti.
Già a Sahewan Shariff avevamo avuto modo di conoscere quello che sembrava il signorotto del paese, era il padrone del "cafe" da noi frequentato e di altri 2 nel paese, tutti di prima classe a detta sua, cioè i più belli e importanti.
Sembra che queste persone ci tengano molto ad avere amici turisti per il fatto che essendo abbastanza colti e istruiti, con il turista, anche se ignorante (vedi noi), possono parlare in Inglese e fare sciocchi discorsi frivoli, mentre i più poveri e meno istruiti che si radunano intorno a noi per guardarci li ascoltano ammirati.
A volte bisognerebbe mandarli a cagare (ma non sarebbe una mossa saggia)