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(Amritsar) - India

(Yuri)-21/2/93

Siamo arrivati, dopo quasi 5 mesi dalla partenza alla nostra meta.
A parte la Religione che non è più quella Islamica ma quella Indù, (anche se in questa città ci sono più Sikh che Indù), e gli alcolici venduti liberamente nei negozi non si presenta molto diversa dal Pakistan.
Sono finiti così i canti dai Minareti che hanno accompagnato il nostro viaggio dall'arrivo a Istambul.
Sono comparsi anche i Risciò a pedali e finalmente i volti delle donne, ce n'era qualcuna anche in Pakistan a viso scoperto ma nessuna scopriva anche i capelli.

I Sikh sono dei capelloni esagerati ma è loro usanza coprirli con il turbante, a quanto pare oltre ai capelli anche la barba sono tenuti a non tagliare e la tengono spesso compressa in una reticella ( che fà molto "pendant" con il turbante), altra loro strana usanza è il girare con tanto di coltellaccio legato a fianco (sembra che la cosa abbia un valore religioso).

Appena preso posto nell'hotel, dove spendiamo 150Rupie (5500Lire), siamo andati a vedere il Tempio d'oro, un Tempio molto importante per la religione Sikh, infatti c'era un "orda" di gente, anche perchè oggi è Domenica che in India è giorno festivo a differenza che in Pakistan che fanno festa il Venerdì.

Bisogna proprio dire che da queste parti sono un tantino esagerati nelle regole per l'accesso al Tempio.
Passi che all'interno del Tempio non si possa fumare e che bisogna indossare un copricapo e vestiti che non lascino braccia o gambe scoperte, ma che non si possa avere in tasca un pacchetto di sigarette e non si possa accendere una sigaretta per un raggio di 300mt all'esterno del Tempio è grossa.

Tutto questo l'abbiamo imparato grazie a Pulce che ha preso un mucchio di sgridate



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