om rotante shivalinux titolo

(Loralai) - Pakistan

(Yuri)-26/7/93

Verso mezzogiorno di ieri siamo andati da Multan a Dera Ghazi Khan, dato che Bus diretti per venire qui non ce n'erano.
All'arrivo alla stazione degli autobus abbiamo fatto la conoscenza con un Pakistano che ci ha ristorati un pò, offrendoci dell'hashish da fumare, sempre gentili i Pakistani, poi alle 4 del pomeriggio, dopo aver aspettato che montassero le ruote alla corriera siamo ripartiti per venire qui.
Il viaggio è durato 10 ore per fare 280Km, ma questa volta siamo stati fortunati con i posti a sedere, infatti avevamo i primi 2 davanti dove si può stendere le gambe e sbragarsi un pò, a differenza degli altri dove bisogna stare molto rattrapiti, poi anche l'autista dell'autobus era un gentile Pakistano e durante una sosta del Bus a pensato bene di darci un pò di hashish per renderci più piacevole il viaggio.
Abbiamo passato la notte in una stanza senza letti per 30Rp, ma si è dormito bene, questa mattina, dopo un pò di spiegazioni, dato che qui l'Inglese non sanno cos'è, ci hanno fatto capire che quello era una specie di albergo solo notturno e che avrebbe chiuso durante il giorno, così ci siamo trasferiti in un altro hotel dove spendiamo 35Rp, ma con i letti.
Oggi riposiamo, poi domani ripartiremo per Quetta, ormai mancano 210Km
Adesso sono le 10.30 del mattino

Supplemento delle 23.00

Una giornata a Loralai

Siamo usciti questa mattina alle 11 intenzionati a fare un giro per il paese, c'è da dire che come ambientazione è molto fuori dal nostro ordinario, il cielo è terso e la luce è a dir poco accecante, a parte in alcune zone nei dintorni del paese dove c'è un pò di verde, il resto è completamente spoglio e pietroso e non lontano si innalzano delle montagne basse ma lunghissime ed erose dal vento che fanno da contorno a questo grande altipiano.
Salendo sulla sommità della collina dove sorge una parte del paese, si ha una gran bella vista della zona circostante e sulle prime ti lascia un pò lì, a me il deserto mi fà una strana impressione o meglio uno strano stato d'animo, e poi a condire tutto gli Afgani, sono talmente ospitali che a volte lo sono troppo.
Verso mezzogiorno ci siamo fermati da un tipo che ci ha chiamato, poi ci ha fatto entrare in casa sua, o meglio in cortile, e ci è stato offerto il chay, sul fuoco, dentro 2 grossi pentoloni, cuoceva della carne, forse di manzo, con un bel sugo a base di pomodoro, molto attraente, ma non ci è stata offerta, mannaggia!! Dato la nostra scarsissima conoscenza dell'Urdu e la loro scarsissima conoscenza dell'Inglese non siamo riusciti a capire a chi fosse destinato tutto quel ben di Dio, o meglio, quel ben di Allah.
Dopodichè ci hanno portati a vedere 10 minuti di televisione in Inglese a casa di un altro tipo.

Curiosità
tutte le volte che si và a casa di qualcuno bisogna aspettare un attimo fuori che le donne vadano a nascondersi.

Poi siamo andati in una sala con un biliardo, dove io e Vince abbiamo fatto una partita dando modo agli "indigeni" di farsi 4 risate, da queste parti alla gente piace molto ridersela, nella saletta abbiamo conosciuto un altro tipo che ci ha portato a casa sua e offerto da mangiare, dell'ottima carne di manzo, yoghurt e chapati, si mangia tutti in quel piatto, senza posate usando il chapati per prendere i pezzi di carne e da tocciare nel sugo.
Dopo un paio d'ore siamo andati in giro per il paese da soli dandoci appuntamento con i nuovi conoscenti per le 17, il tempo di mangiare una fetta di cocomera per strada ed ecco che diamo corda ad un altro che ci attacca la pezza.
Ci ha portato a vedere dove fanno il ghiaccio poi a casa sua per offrirci il chai, dopo le chiacchiere ce ne siamo andati dandoci appuntamento per le 20.
Rientrati in camera per sdraiarci un pò ci siamo accorti che mancavano 15 minuti alle 17, così poco dopo eccoci di nuovo nella sala da biliardo, si dà il caso che oggi fosse in programma una partita di calcio e così eccoci invitati a assistervi.
Sembra che il calcio sia molto amato dagli afgani
Vano è stato il nostro tentativo di sederci normalmente per terra tra il pubblico e ci hanno fatto sedere per forza nei posti d'onore sulle sedie, 4 in tutto, vicino al C.T. o giù di lì [foto], per una mezzora prima della partita siamo stati circondati da una folla di 60-70 persone di cui solo un paio parlavano Inglese, sono situazioni molto imbarazzanti, ma ancora più imbarazzante e stato quando prima dell'inizio i giocatori si sono messi in fila e dopo averci fatto indossare delle mostruose patacche al collo ci hanno fatto passare in rassegna gli atleti stringendo la mano a tutti, poi foto di rito con noi in mezzo e via [foto].
Alcuni giocatori non sono malaccio, ma c'è da dire che giocare su un campo senza erba, roccioso e cosparso di sassi non è facile, anche perchè se cadi ti rompi [foto].
Dopo la partita ce ne siamo andati sopratutto perchè la folla si faceva pressante ma anche perchè era tardi, infatti tornati all'hotel mancavano 10 minuti alle 20, così poco dopo eccoci a casa del secondo conoscente, anche qui un ottimo pasto; Patate con sugo, yoghurt, lassi e una specie di stracchino burrato o burro stracchinato, insolito ma molto buono.
Lungo la strada del ritorno in albergo siamo stati fermati da delle persone sedute vicino ai banchetti dei fruttivendoli che ci hanno offerto delle bibite, poche chiacchere perchè nessuno di loro parlava Inglese, cosìdopo aver usato le nostre poche parole di Urdu siamo venuti in stanza.
Al nostro arrivo il custode ci ha fatto una strana menata che non abbiamo capito e si è preoccupato molto di mostrarci come chiudere la porta dall'interno, sembrava se la menasse per qualche eventuale ladro, ma mi sembra che ce ne sia meno qui che a Modena, comunque se se la mena tanto un motivo ci sarà, sempre meglio non dare cieca fiducia a chichessia, non si sà mai.
Ed ecco finire una giornata tra gli Afgani
Sò che qui siamo in Pakistan ma tutti dicono o almeno pretendono di essere Afgani
Domani si và a Quetta Insh Allah.



TORNA INDIETRO