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(Villaggio di Diamroi) - Pakistan

(Yuri)-27/8/93

Trekking fino a Skardu?

Tutto è iniziato ieri, ci eravamo spostati a Jaglot per poi spostarci verso Skardu, ma da Jaglot non sembravano partire Bus per quella destinazione, così mentre si pensava al da farsi, abbiamo conosciuto una guida che ci ha proposto un trekking di 15 giorni fino a Skardu, dopo lunghissime trattative sul prezzo per lui e un portatore ci siamo accordati per un tragitto più corto, solo 10 giorni, e oggi siamo partiti.
Fin da subito la guida si è dimostrata troppo avida di denaro alienandosi la nostra simpatia e fiducia e già si pensava di mollarlo ad Astor.
durante il cammino, sotto un sole cocente, mi sono sentito chiamare, erano alcuni tipi, armati, che stavano andando in un villaggio a 25Km di distanza, parlando è saltato fuori che facevano parte di una specie di cooperativa di guide, così ci siamo informati sui prezzi scoprendo che nonostante la lunga contrattazione il prezzo che pagavamo era troppo alto,
me li ricordavo più onesti i Pakistani, il problema era ora "licenziare" la nostra guida che qui in Pakistan è più difficile che scalare il K2.
L'occasione si è presentata ad un bivio, quando la nostra guida ha scelto la via opposta a quella che prendevano gli altri, eppure andavamo nello stesso posto, questi ci avvisano di non seguirlo perchè il sentiero che ha scelto è molto pericoloso più adatto agli animali che alle persone, così c'è stata la prima discussione molto animata, l'avrei mangiato vivo tanto è faccia da culo, da notare che la nostra guida era armato di pistola mentre gli altri Pakistani, che avevano preso la nostra parte, giravano con tanto di schioppo in spalla cioè non proprio una situazione piacevole per noi, alla fine noi abbiamo seguito il gruppo mentre la guida e il portatore sono andati per l'altro sentiero, i 2 sentieri giravano sui due fianchi opposti di un vallone così potevamo vederci a vicenda ed effettivamente il sentiero scelto dalla nostra, a quel punto, ex guida, era difficile e pericoloso, in alcuni punti procedeva su ripidi sabbioni con il rischio di sgrottare giú da un momento all'altro, ad un certo punto per arrivare al villaggio prima di noi ha smollato il suo zaino al portatore per andare più forte.
Siamo arrivati qui in questo villaggio che era già notte, stanchi morti, ed ecco il tipaccio che ci aspettava facendo tutto il gentile, la discussione è ripresa prima e dopo mangiato ma siamo in una situazione di stallo, lui dice che vuole i soldi pattuiti altrimenti ci saranno solo dei problemi, io gli ho detto della roba da chiodi, e noi abbiamo intenzione di pagargli un solo giorno di lavoro poi "chaló", praticamente però la discussione è rimandata a domani, che due palle.
Dopo una lunghissima pregata (ha molti peccati da farsi perdonare) si è coricato qua vicino non vedo chi altri c'è è buio, dormiamo sotto un albero su due letti con un panorama stupendo illuminato dalla luna, in quest'oasi d'alta quota, il posto è veramente molto bello, unica nota negativa le microzanzare che pizzicano senza farsi vedere.
Il punto più alto lungo il nostro percorso è il "Mazeno Pass", 5600mt ce la faremo? La risposta è sempre quella ..Insh Allah!
Beviamo l'acqua dei fiumi color fango e finora non sembra che ci siano problemi, così si che si diventa strong, sempre se soppraviviamo!

(Villaggio di Diamroi) - Pakistan

(Yuri)-28/8/93

È successo che stamattina Vince si è svegliato con gli occhi gonfi, probabilmente opera delle misteriose microzanzare che infestano la zona, così dopo un tot di discussioni abbiamo deciso di rimanere qua per vedere che succede.
La nuova guida che speravamo di reclutare al posto della prima, ci ha detto di rimanere suoi ospiti e sembra anche che lui non ci potrà accompagnare in quanto deve portare suo figlio malato all'ospedale, purtroppo è rimasto anche Sadar, l'ex guida, ancora convinto che noi cambieremo idea.
Ci hanno anche chiesto se vogliamo fare il giro del Nanga Parbat con un altro tipo, ma ormai siamo decisi a mettere fine a questa farsa, domani comunque si vedrà, và a finire che stiamo qui una settimana!

Oggi siamo stati tutto il giorno sotto alle piante di noci [foto], ed abbiamo passato il tempo facendoci da mangiare e disinfettando piaghe a bambini e vecchi, tra loro un bambino con i piedi molto infetti, la causa di tutto ciò sembrano essere le zanzare della zona, di cui anche noi stiamo sperimentando le punture, la gente si gratta disperatamente, qualcuno usa pure dei bastoni per grattarsi e così non fanno altro che prendersi le infezioni, tra l'altro sono abituarti a lavarsi molto poco, così ci siamo messi a regalare ai bambini, dopo aver cercato di disinfettargli le piaghe con quel poco che avevamo, dei pezzi di sapone spiegandogli come e soprattutto quando usarlo.
Sembra di essere dei missionari Salesiani.

(Jaglot) - Pakistan

(Yuri)-29/8/93

Il nostro trekking è finito, è stata una disfatta totale

Stamattina ci hanno svegliato dei tipi con una nuova guida per noi, il fratello minore di Sadar, ormai però la storia ci prendeva male, poi il fratello di Sadar?
Dopo aver rifiutato ecco arrivare Sadar e poco dopo anche Abdullah con il chay, riprende la discussione e la situazione si fà sempre più critica, la nostra intenzione è quella di pagare un solo giorno mentre lui ne vuole pagati 3, dopo un pò lo lascio a mano a Vince e me ne stò per i fatti miei, poi Abdullah mi viene a dire che Vince stà proponendo a Sadar di tenere il sacco con i viveri e mi chiede di non farlo che i viveri ce li compra lui, così intervengo di nuovo nella discussione e minaccio di andare alla polizia come suggeritomi da Abdullah, stizzito Sadar ci dice che non ha bisogno dei nostri soldi e di andarcene, facciamo per partire con il portatore e lui si infila lo zaino con l'intenzione di seguirci, ma a questo punto non vogliamo che ritorni con noi, conoscendolo e sapendolo armato non ci fidavamo molto, abbiamo regalato i viveri ad Abdullah e detto a Sadar di non seguirci, facciamo per partire ed ecco che la situazione comincia a scaldarsi, Sadar dice di pagarlo per 3 giorni altrimenti sarebbero stati problemi per noi, tiriamo fuori i soldi equivalenti ad un giorno, ma lui non li vuole, proviamo a ripartire ma lui afferra il zaino di Vince molto deciso, riprende la discussione sempre più vivace a minacciosa alla mia domanda se voleva il sangue la sua risposta è che se non avrà ciò che chiede lo vedrà.
Vince alla fine decide di pagargli i suoi maledetti 3 giorni e finire lì la storiazza, prontamente Sadar prende i soldi e intasca, il suo viso si fà di colpo sorridente, mantenendo però una parte del suo ghigno diabolico, tanto se i malefici esistono i suoi soldi li userà tutti per curarsi dei cancheri che gli abbiamo augurato.
Abdullah ci accompagna per un pò e giunti fuori vista ci dice che possiamo fare una specie di denuncia alla polizia per quell'uomo, dato che anche a lui non piacciono i suoi metodi, ci dà i dati da comunicare ai poliziotti, un cetriolo a testa e ci saluta.
Siamo ridiscesi molto velocemente anche grazie al portatore [foto] che, nonostante il suo lavoro fosse finito, ha portato a turno il mio zaino e quello di Vince, dopo aver raggiunto la strada ed un tot di attesa abbiamo preso un autobus per venire qui.
Domattina andremo a Gilgit nonostante il coprifuoco a causa dei combattimenti tra Sunniti e Sciti.
Come ricordo del nostro trekking ci rimangono le punture delle micidiali zanzare di quel villaggio, più ti gratti e più peggiorano.......che prurito!!!



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