11° mese di viaggio
Alle 8 di questa mattina abbiamo preso l'autobus per venire qui, infilata la valle del fiume Hunza, dopo un pò di Km e una curva ci si è spronato davanti lo spettacolare Rakaposhi con i suoi 7788mt ed il suo immenso ghiacciaio, uso i superlativi perchè è proprio il caso.
Abbiamo sbagliato fermata dato che la zona si chiama Hunza ed è composto da vari paesini, dopo esserci sistemati in un hotel e aver controllato la mappa ci siamo accorti che la nostra meta distava una ventina di Km da lì, così dopo aver convinto il gestore a ridarci i soldi, subito molto restio, abbiamo preso
un "sulki" poi una jeep per venire quassù, man mano che si sale il panorama diventa sempre più superbo, ci troviamo a 2500mt lungo il fianco dell'Altit, da qui si può vedere gran parte della vallata percorsa dal fiume Hunza, che si è scavato un profondo letto, poi tutto è circondato da cime altissime con le loro nevi eterne che si stagliano contro un cielo blu intenso.
Nonostante l'alta quota crescono ancora le piante, pioppi, salici, meli, peri, albicocche (molto buone), noci ecc..
Ma la cosa che qui è esagerata è la pianta della Marijuana
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un fusto grossissimo, le foglie grandi come una mano e fittissime dall'odore molto intenso anche se ancora indietro, curiosando, una donna ci ha detto che qui se la mangiano, infatti è coltivata nei pressi delle case e visibilmente ben tenuta, io puntualmente ho voluto provare a mangiarla, a parte il gusto quasi piccante in
bocca, che mi è durato una mezz'ora il risultato è stato quello di farmi passare il cerchio alla testa che avevo da qualche ora, ma forse si tratta solo di un caso, aggirarsi nei dintorni è molto bello per lo spettacolo continuo che offre il panorama.
Già a Gilgit si era notato un centro religioso patrocinato dall'Aga Khan, qui le sue opere sono molteplici, poi un insegnante di religione ci ha spiegato che l'Aga Khan è il capo religioso degli Ismaeliti, una delle 3 diramazioni dell'Islam, ci sono Sciti e Sunniti che sono quelli che fanno a schioppettate a Gilgit e gli Ismaeliti che sembrano essere i più fortunati avendo un capo religioso multimiliardario.
Stamattina ci si è svegliati in clima autnnale, cielo grigio, pioggerellina e qualche grado in meno, così si è potuto dormire fino a tardi, le 9, ultimamente, da una decina di giorni ci si sveglia tra le 6 e le 7, persino io che sono il dormiglione per eccellenza mi sveglio a quell'ora e non riesco più a dormire, un motivo è anche che si và a letto molto presto, dato che non c'è niente da fare alla sera, si potrebbe guardare la telenovela made in India e il telegiornale Pakistano in Urdu alla TV del ristorante dell'hotel, ma è dura.
A causa del maltempo non siamo potuti andare al ghiacciaio del Baltit, sembra si possa fare in giornata.
Ieri siamo stati nel vicino paese di Altit per veder il castello, da lassù, antica residenza del "Mir" si gode una bella vista della valle e si domina l'intero paese che sorge ai piedi della rocca del castello, visto dall'alto è una specie di labirinto con le case costruite di argilla, si possono vedere anche scene di vita familiare forse immutata da secoli.
a causa di un "qui pro quo" mi sono perso con Vince che era rimasto appollaiato su una torre del castello a mirare il panorama, mentre tornavo ho imboccato un sentiero lungo la valle del fiume che scende dal ghiacciaio, da qui partono tantissimi torrentelli artificiali, anche questi secolari, che attingono acqua dal fiume e vanno ad irrigare i campi di tante piccole oasi d'alta quota, l'acqua è talmente fredda che non si riescono a tenere le mani per più di qualche secondo.