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(Skardu) - Pakistan

(Yuri)-15/9/93

Oggi siamo tornati dal trekking che purtroppo non è stato molto fortunato, ultimamente siamo perseguitati da una insistente sfiga, anzichè l'8 siamo partiti l'11 dato che mi si sono gonfiate le tonsille con conseguente febbre fino a 39°, comunque con un pò di aspirine e qualche bella sudata mi sono rimesso abbastanza velocemente.
Questa è la cronaca del trekking:

1° giorno

Siamo partiti a piedi dall'hotel verso le 8 sotto un cielo tra il nuvoloso e il variabile, lungo il sentiero abbiamo raccolto della legna, per fare il fuoco alla sera, una donna ci ha offerto qualche buon pezzo di salice bello secco, ci siamo poi infilati nella valle che porta a Deosai, dopo un paio d'ore di cammino abbiamo raggiunto il lago di Satpara [guarda foto], con le sue acque bellissime e pullulanti di trote, l'acqua di questo lago è quella che rifornisce l'acquedotto di Skardu, dopo una breve sosta siamo ripartiti per il villaggio di Satpara 8Km più a monte, per un paio di Km il fiume che si immette nel lago scompare sotto la ghiaia, questo è senz'altro il motivo per cui è così pulita nel lago, non che sia sporca precedentemente, ma ha una colorazione del fondale più giallo a causa, crediamo, del tipo di alga che vi cresce.
Prima di raggiungere il villaggio ci siamo fermati a mangiare, conseguendo la doppia soddisfazione di esserci riempiti lo stomaco e di aver ridotto il peso dello zaino sulle nostre spalle, dopodichè abbiamo preso il sentiero che si porta molto in alto sulla vallata, da qui si gode un ottima vista sulla valle [guarda foto] e i suoi villaggi [guarda foto], che poi, più che altro sono tanti piccoli agglomerati case con ognuno la propria piccola Moschea.
Durante il cammino ci hanno attaccato la pezza alcuni tipi offrendosi come portatori, sono stati anche fin troppo insistenti, finalmente se ne sono andati ma durante un altra sosta ecco arrivare i bambini che qui hanno la cattiva abitudine di chiedere la Rupia, la penna o il biscotto fino a diventare piuttosto pesi.
Verso le 16,30 dato che cominciavamo a essere stanchi ed i nostri 20Km li avevamo fatti abbiamo deciso di accamparci in un bellissimo posto, con ruscelletto, alberi e erba, purtroppo siamo stati seguiti dai bambini del villaggio vicino, sulle prime possono essere simpatici, allora gli dai i biscotti, stai lì a parlarci, ma poi diventano veramente pesi ed esuberanti, sulle prime gli abbiamo fatto capire di andarsene e lasciarci in pace, ma niente, poi ad un certo punto ho impugnato un bastone e mi sono messo ad urlare e questi sono scappati ma hanno continuato a rompere il cazzo da lontano, ma dopo un pò si sono stancati e se ne sono andati.
C'è da dire che le ragazze dei villaggi sono un pò delle svergognate dal punto di vista dell'Islam, due tipe di 17/18 anni quando ci hanno visti si sono messe a fare le "gallinelle" da lontano, poi si sono lasciate avvicinare da Vince che le ha invitate a venire alla nostra tenda, queste sono venute ma si sono tenute a debita distanza, forse perchè avevano paura di me, infatti già altre due ragazze, che si erano avvicinate a Vince, erano fuggite vedendomi arrivare dal fiume, si vede che faccio paura!

2° giorno

Al nostro risveglio ci siamo accorti che durante la notte ci avevano rubato i calzini messi ad asciugare, io ne avevo un paio di scorta ma Vince no, così ha indossato gli scarponi fasciandosi i piedi con della garza e siamo ripartiti, nonostante la notte di riposo eravamo ancora molto affaticati, forse a causa dell'altitudine, e Vince lamentava pure dolori di pancia, comunque abbiamo proseguito, il sentiero si faceva sempre più duro a causa delle forti salite e della quota, infatti ci trovavamo già sopra i 3000mt.
Siamo partiti nella tarda mattinata convinti di distare 2-3 ore da Deosai, invece verso le 18, esausti, ci siamo fermati per la notte, io con la gamba sempre più dolorante, tanto che dopo alcune ore che eravamo fermi e si erano raffreddati i muscoli non riuscivo quasi più a camminare, Vince invece con due belle spellature nei garetti.
È stata anche una notte freddissima ed è piovuto!

3° giorno

Una mattina freddissima, ci siamo accorti che sulla montagna di fronte è pure nevicato.
Dopo esserci preparati il chay, abbiamo dato fuoco a tutta la legna che avevamo, scaldando anche alcuni "stradini" di passaggio [guarda foto], ci hanno detto che da lì mancavano 2 miglia alla piana, poi se ne sono andati diretti là, mentre ci stavamo ancora scaldando, dopo aver smontato la tenda, sono tornati dicendoci di non proseguire perchè lassù nevicava, ma noi abbiamo deciso di proseguire almeno per vedere stà piana, così dopo un altro tot di salita pesa sotto una fine nevicata siamo arrivati alla capanna dei pastori all'inizio della Piana di Deosai a 4600mt, dopo esserci ristorati un pò io ho voluto proseguire un altro pò senza zaino, Vince ha preferito rimanere nella capanna, per un freddoloso come lui la neve è troppo, la mia camminata per la cima della piana è stata lunghissima, una salita dopo l'altra e sono arrivato infine nel punto in cui la strada si divideva, una verso Astore l'altra non sò, e da dove si poteva vedere estendersi la piana, peccato la foschia provocata dalla neve, dopo un pò che ero lì mi si cominciava a ghiacciare la barba, in alcuni momenti mi sembrava di essere nella Tundra, tornato alla capanna ho trovato Vince sotto una copertona, abbiamo deciso che non era il caso di proseguire non avendo un attrezzatura sufficente per affrontare la neve e dopo qualche ora abbiamo preso la via del ritorno.
Volevamo pernottare in una delle due capanne che avevamo visto durante la salita il giorno prima e che si trovava poco prima del nostro ultimo campo, ma purtroppo erano già occupati, si tratta di taglialegna che durante il giorno salgono sulle montagne tagliando i pochi grossi alberi simili a pini che crescono fin quasi a 4000mt, poi li lasciano ruzzolare a valle, al loro ritorno li spingono fin sulla strada dove vengono caricati dai trattori, è legna molto buona e quando la bruci fà un buon odore, non si può dire che sia un bel lavoro da un punto di vista ecologico, ma qui di queste cose non si parla e finchè ci sono alberi è una buona fonte di lavoro, abbiamo piantato la tenda in uno spiazzo vicino ed abbiamo fatto un bel falò, uno dei tipi è venuto ad attaccarci la pezza portando uno strano chay burrato e salato con del Roti, ha detto di studiare in 20° classe, parlandoci, ancora una volta mi chiedo ma che cazzo studiano, addirittura credeva che la Francia fosse la capitale dell'Inghilterra, da queste parti hanno come capo spirituale Khomeini e sono antiamericani e antiisraeliani pesi!

4° giorno

A causa dei calzettoni grossi di lana che ho dovuto indossare mi è venuta una vescica molto dolorosa sotto al piede sinistro, poi le infezioni provocate dalle microzanzare di Diamroi erano molto peggiorate, strinte dagli scarponi, così ho deciso di usare i zoccoli tedeschi comprati a Bangkok per risolvere entrambe le cose, la tappa che ci siamo proposti è stata quella di raggiungere il lago di Satpara, al nostro risveglio i taglialegna erano già al lavoro sulle montagne sopra di noi, così mentre ci preparavamo la colazione di tanto in tanto ci avvisavano con delle urla quando lasciavano cadere i tronchi, per evitare che venissimo investiti dalle mini frane che provocavano, infatti per un paio di volte siamo stati pronti alla fuga ma per fortuna nessun masso e arrivato fino alla nostra tenda, questo spiega anche la presenza dei numerosi stradini che oltre a ripulire il sentiero dalle frane naturali lo puliscono anche dalle frane provocate dai taglialegna, verso le 11 siamo partiti, per un buon tratto di strada c'erano i taglialegna all'opera che se vanno avanti così del lavoro non ne avranno per molto ancora, dopo un pò di strada mi sono accorto che ero nella merda, infatti cercando di camminare in modo da non peggiorare la vescica che avevo me ne sono venute altre due di cui una molto pesa ed in breve è diventata una storia tipo Gesu Cristo con la croce in spalla, dopo un dolore continuo siamo finalmente arrivati al lago, qui dopo essere stato seduto per un pò provando a camminare mi sembrava di essere un mongoloide!

5° giorno

Stamattina al risveglio ero messo ancora peggio ed oltre ai piedi mi facevano male anche i polpacci a causa della lunga discesa fatta ieri, ero anche disposto a pagare per un passaggio sulle varie jeep che portano i turisti al lago ma fortunatamente sono passate 2 jeep della polizia a cui ho chiesto un passaggio e loro hanno acconsentito, così dopo pochi minuti eccoci alla centrale di polizia, un sulki e alla fine all'Hunza Inn, a parte i piedi tutto sommato non è stato male, almeno abbiamo fatto i "Boyscout" per un pò e a 4600mt ci siamo arrivati.
Oggi il Vince ha preso fornelletto, tegame, pomodori, aglio, cipolla, olio d'oliva, il tonno c'è, gli spaghetti anche, se tutto và bene stasera ci salta fuori un bel piatto di spaghetti al tonno come si deve, abbiamo deciso di fare questa spesa del fornello a petrolio per diventare più autosufficenti per quanto riguarda il mangiare, alla fine il fornello rimarrà a Vincenzo dato che si prende la briga di portarselo dietro.
Piedi gonfi, infezioni, sfioppole, male ai muscoli, una tira l'altra, ma quanto durerà stavolta??



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