Questa volta ci siamo alloggiati nella capitale e più precisamente in "Sitara Market" nell'hotel più caro di tutta la storia Pakistana, 150Rupie per una doppia, però la camera è abbastanza pulita e accogliente.
Domani inizieranno le storie burocratiche, andremo all'ambasciata Italiana che si trova nel blocco F6 della città, poi in C5 e in H8 e in G4, Islamabad è infatti divisa a questo modo, tipo battaglia navale, non si può neanche dire di fare un giretto a piedi per la città, infatti a parte i pochi negozi, tutti concentrati qui, occorrerebbe scarpinare un tot lungo interminabili vialoni quasi in mezzo ai boschi solo per trovare un altro quartiere identico a questo, almeno c'è tranquillità e poco traffico.
Vince è riuscito a copiarmi e si è voluto prendere l'epatite pure lui.
Già dal trekking alla "Piana di Deosai" aveva cominciato a pisciare scuro e cagare chiaro, ci sono stati alti e bassi, poi oggi si è accorto di avere il giallo intorno agli occhi, ormai ci si è abituati anche
a questo, l'epatite?...roba da ridere.
Oggi è stato il giorno delle elezioni per il primo ministro, tra qualche giorno la sentenza, io e Vince avremmo votato per Benazir Bhutto, i Pakistani si vedrà.
Almeno per ora non siamo incappati in qualche bomba, dato che nel periodo preelettorare di tanto in tanto qualcuna ne scoppia, anche sui Bus.
Giornata molto noiosa, unica cosa saliente è che siamo andati a ritirare le foto, Vince sembra un delinquente sudamericano, io sembro un delinquente mediorientale
[foto], confrontando la foto con quella del passaporto sembrano le foto di 2 persone diverse, ci siamo anche pesati, Vince pesa 58Kg, 7Kg in meno del peso forma e 5 in meno del peso da viaggio, già da un pò di tempo mangia molto poco e solo negli ultimi giorni accortosi di avere l'epatite si sforza di mangiare di più, ma non esagera, io ho recuperato e adesso sono sui 67Kg, più che altro li ho messi nella panza alla mò di cammello come riserva.
Da annotare, che ancora, le microzanzare di Diamroi ci danno qualche problema, infatti, oltre alle cicatrici, che chissà quando se ne andranno, grattandosi si beccano ancora le infezioni, cioè.. ma che mostri erano?
Abbiamo anche fatto fotocopiare il passaporto, così domani dovremmo avere tutto quello che serve da portare all'ambasciata dell'Iran per farci fare lo stampino sul passaporto, sappiamo già che ci saranno da aspettare 10 giorni, se non cambiamo idea andiamo a Murree, un posto di soggiorno nelle vicine montagne Kashmire a 60Km da qui.
Da annotare anche che qui fà ancora piuttosto caldo tranne alla notte quando si alza un arietta fresca
Benazir Bhutto ha vinto le elezioni, le formiche continuano ad andare sù e giù per il muro e Vince sdondola una gamba disteso sul letto, io pian piano ho scritto questa pagina, questo è quanto
L'undici ci hanno detto di tornare dopo 2 giorni e ci avrebbero dato il passaporto con il visto, roba da non credere, abbiamo lasciato i nostri passaporti ed il 13 siamo tornati, purtroppo è successo che a Vince il
visto non l'hanno fatto perchè dicono che vogliono una pagina libera che sul suo passaporto non c'è più, a nulla sono serviti i nostri tentativi di protestare e così eccoci qui, abbiamo preso la sofferta
decisione di ritrovarci in Turchia e Vince ha fatto un biglietto aereo Karachi-Istambul per il 20 Novembre, il mio visto dell'Iran mi impone di entrare in quel paese entro il 15 Novembre, così entro quella data partirò da solo, anzi avrò gli "Angiolini custodi" fino al confine Turco, bisogna proprio che la macchina tenga botta.
Oggi ci sposteremo di nuovo a Peshawar poi si tornerà a Quetta, praticamente dopo tanto tempo ci comincia a mancare il tempo.
Sempre l'11 abbiamo cambiato residenza e siamo venuti al "Tourist Camp" molto economico, 3 Rupie (150 Lire), a testa per dormire nel prato, magari scomodo ma noi siamo stati bene!