Ieri siamo tornati da Afridi, come al solito è stato molto ospitale, ma come l'altra volta troppo formale, praticamente non sembra felicissimo di averci lì, mi sà proprio che il nostro Azam Afridi sia piuttosto un gran trappolaio, già l'altra volta ci fece vedere una banconota da 100 Dollari "Made in Darra" fatta molto bene, tanto che nessuno di noi 2 era sicuro fosse falsa o no, queste banconote ci disse, sono vendute 2 a 1, in pratica 50$ buoni per 100$ falsi, anche ieri sera ha tirato fuori questa storia
un paio di volte e vedendoci poco interessati ha iniziato a parlarci dell'hashish e di quanto sia facile per lui esportarne una quintalata, vedendo poi che il nostro interesse non era rivolto al "businnes" ci ha chiesto ancora
una volta dove fosse Pulce, se faceva qualche "businnes" in Italia, e se fosse tornato in Pakistan, infatti a Nawab Shah lui e pulce si erano messi a parlare di un eventuale trasporto di fumo in Italia, scherzosamente, da parte di Pulce, ma mi sà che l'Afridi la sà lunga, tra l'altro sembra che stia aprendo un commercio di artigianato Pakistano con la Thailandia ed il mese prossimo andrà a Bangkok, quale paradiso per un Pakistano! Insomma sembra uno di quei tipi adatti per i classici traffici con il medio oriente.
Purtroppo dopo un pò è arrivato anche suo fratello maggiore che ha cominciato con Allah e per ore ci è toccato sorbirci il sermone in "Pashto" praticamente tagliati fuori dalla conversazione.
Tra l'altro penso che gli stiamo anche sul cazzo in quanto infedeli.
Stamattina siamo andati a fare il "permessino" poi siamo andati a visitare la mitica Darra.
Non è come ci si aspettava, si pensava dovesse essere un posto "selvaggio", anche se non sò come si potesse essere più "selvaggio" di ciò a cui eravamo già abituati, si presentava come un normale paesino Pakistano con molti più negozi di armi, all'arrivo siamo stati accolti dai poliziotti che purtroppo ci hanno accompagnati per tutto il tempo, in un negozio il gestore voleva venderci una biro-pistola, abbiamo poi visto i laboratori dove fabbricano le armi nei retri delle abitazioni con mezzi veramente rudimentali, praticamente tutto il paese è una fabbrica di armi, tutte le attività sembrano rivolte a questo scopo.
Quasi continuamente si sentono degli spari qua e là di gente che prova rivoltelle o fucili, anche lungo la strada principale sparando in aria.
Un tipo per strada ci ha offerto di sparare così ho voluto provare stò Kalasmikov, siamo andati dietro al paese e ho tirato ad una pianta, prima a colpo singolo poi a raffica, ma non l'ho beccata neanche una volta, comunque pensavo avesse anche più rinculo invece poca roba.
Dopo una mangiata siamo tornati dato che avere dei poliziotti che ti seguono ovunque controllando cosa fai è un pò come aver dietro la mamma.
Tra pochi giorni si torna verso Quetta, com'è vicina la partenza per tornare a Modena.